Antonio Discovolo nacque a Bologna nel 1874. Dal 1891 frequentò la scuola di studi classici a Pisa e poi si iscrisse alla Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ebbe come maestro il Fattori.
Il suo primo dipinto fu La bottega dell’acquario, datato 1894, in cui si nota fortemente l’influenza accademica. Continuò gli studi a Lucca per poi trasferirsi a Roma, dove ebbe modo di conoscere, di inserirsi nei circoli culturali e di partecipare alla mostra “In arte liberta”, grazie all’attenzione dedicatagli da Nino Costa.
Lo stile dei suoi quadri era molto vicino a quello degli impressionisti francesi; si concentrò maggiormente sul paesaggio, ponendo particolare attenzione a mare e cielo.
Partecipò quasi sempre alle Biennali di Venezia e, in una di queste, una sua opera (Notte sul golfo di Spezia) fu anche acquistata dal re.
I suoi dipinti furono inoltre esposti in molte altre mostre, sia nazionali che internazionali.
Dopo il 1902 aderì al Divisionismo al quale già si era avvicinato attraverso il Nomellini (conosciuto nella casa di Giacomo Puccini), propensione che si rafforzò ancor di più dopo aver conosciuto il pittore divisionista romano, Lionne.
In seguito, la sua pittura mostrò sempre più due aspetti diversi: naturalismo e simbolismo.
Nel 1907 si trasferì a Manarola, nelle Cinque Terre, dove conobbe la sua futura moglie, per poi recarsi tre anni dopo a Bonassola con tutta la famiglia.
Nel 1924 si trasferì ad Assisi, dove realizzò circa sessanta dipinti in olio, ispirati alla vita religiosa della cittadina, che furono esposti a Milano due anni dopo. Il suo stile, oramai, aveva perso ogni tratto divisionista, più vicino invece al postimpressionismo.
Morì a Bonassola il 10 Luglio 1956.