Soprannominato il Cavalier Cairo, Del Cairo Francesco, fu un illustre pittore italiano.
Del Cairo nacque a Varese nel 1607 si trasferì con la famiglia a Milano dove iniziò a studiare presso l’artista Morazzone, risalgono a questo periodo alcune opere giovanili l’Estasi di Sant’Andrea Avellino a S. Antonio Abate e la pala con Santa Teresa.
Nel 1633, a causa dello scoppio della peste a Milano, partì per Torino dove entrò a far parte della corte dei Savoia e dove ricette la medaglia dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro per il grande talento artistico. A Torino l’arte di Del Cairo assunse tratti spirituali, quasi drammatici, lo si nota nelle teleche raffigurano Salomè ed il Cristo nell’Orto.
Quattro anni dopo il Del Cairo si diresse verso Roma, dove rimase per un anno a studiare la pitturaclassica della scuola emiliana, i fiamminghi e l’epoca barocca.
Di ritorno in Lombardia, nel 1644, lavorò ad alcune pale d’altare, fra cui citiamo la Madonna con le Sante Caterina da Siena e Caterina d’Alessandria per la Certosa di Pavia e il San Carlo Borromeo che impartisce la prima comunione a San Luigi Gonzaga di Casalpusterlengo. Queste opere segnano una svolta nello stile dell’artista, le cui opere sono notevolmente più raffinate, d’ispirazione fiamminga. Ricordiamo anche la Maddalena portata dagli angeli, che andò perduta, alcuni ritratti di Lucrezia ed un’altra Maddalena custodita nel Museo di Pavia.
Nel 1646 il Del Cairo ritornò in Piemonte dove dipinse alcune grandi opere come i ritratti dei Savoia, il Ritrovamento del Mosè e le pale d’altare per Savigliano e per la chiesa di S. Salvario di Torino. Negli ultimi anni della sua vita soggiornò a Milano dove la sua pittura rivelò nuovi cambiamenti ed ispirazioni, tratte dalle opere della scuola veneziana. Morì nel 1665, a Milano, lasciando nove figli.