Bernard Buffet fu un noto pittore francese, che ebbe modo anche di viaggiare in Italia e di mostrare, proprio in questo paese, il suo grande talento in quanto esponente di una delle correnti culturali ed artistiche del periodo, l’Espressionismo.
Nato in Francia, precisamente a Parigi, il 10 luglio del 1928, l’artista fu particolarmente conosciuto per i suoi dipinti e per le sue opere, nelle quali è possibile vedere una buona parte dei criteri artistici dell’Espressionismo, come ad esempio la capacità di enfatizzare la realtà quotidiana da un punto di vista emotivo.
Nei suoi dipinti si nota quella sorta di sentimentalismo proprio anche dell’Esistenzialismo, corrente dalla quale il pittore fu attraversato a partire dal secondo dopoguerra: e fu proprio in questi anni che, insieme ad altri artisti come ad esempio Mottet, l’artista si allontanò per un po’ dalle note culturali dell’Astrattismo, per cercare di rappresentare il mondo che lo circondava in una maniera più semplice, lineare ed essenziale.
Per quanto noto come esponente dell’Espressionismo, Buffet fu uno dei pittori del suo tempo che risentì maggiormente dei cambiamenti e delle influenze culturali ed artistiche, tant’è che infatti la sua carriera può essere divisa in diverse fasi. In un primo tempo, in seguito alla sua formazione artistica, i dipinti di Buffet propendevano verso la rappresentazione di un’atmosfera religiosa e solenne, senza tuttavia dimenticare il tema dei paesaggi e dei ritratti, che gli fu molto caro; poi, fu completamente intriso nelle note esistenzialiste, fino all’insorgere di un interesse per la natura morta, per le scenografie e le rappresentazioni di paesaggi, vedute, e scene profane.
Tra i suoi dipinti più interessanti si ricorda il primo, con il quale esordì a partire nel 1946: da questo momento in poi, l’artista partecipò a diverse mostre e presentò diverse collezioni, tra cui La Passion du Christ, La Corrida, L’enfer de Dante.
Noto esponente anche dell’ Anti-Abstract Art Group chiamato “L’homme Témoin“, quando si rese conto che la sua malattia (soffriva del morbo di Parkinson) non gli dava più la possibilità di agire ed operare liberamente, il pittore si suicidò, nella sua casa, il 4 ottobre del 1999.