Nato a Gorizia il 14 dicembre del 1870, Italico Brass fu un noto artista italiano, un artista a tutto tondo, di cui si ricordano non solo il talento nella pittura e nella creazione di interessanti dipinti, ma anche alcune scenografie.
Una curiosità da ricordare è che il noto regista dei nostri tempi, Tinto Brass, è il nipote di questo pittore vissuto a cavallo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, affermatosi per la sua capacità di dipingere non solo paesaggi e vedute, ma anche vere e proprie scene.
I genitori furono Michele Brass e Maria Happacher, ed il pittore fu secondo di sei figli: una famiglia tutto sommato non così modesta, in quanto il padre era un commerciante di vini, e desiderava che il pittore apprendesse la sua stessa “arte del commercio”. Ma l’arte di cui Italico era innamorato non era certo quella in cui speravano i suoi genitori; infatti, sin dalla giovane età Italico Brass mostrò una grande attenzione al mondo artistico ed una inclinazione che i genitori, di certo, non potettero sottovalutare.
Perciò, seppur con qualche reticenza, la famiglia gli permise di immergersi nel mondo artistico e di studiare l’arte pittorica a Monaco di Baviera, dove il giovane artista venne seguito dal maestro Karl Raupp. Poi, dopo questa breve formazione, il pittore si spostò a Parigi, e grazie al sostegno finanziario di uno dei fratelli, proseguì gli studi nella città francese.
A Parigi, tra l’altro, il giovane Brass incontrò l’amore, e si sposò nel 1895 con Lina Rebecca. Dopo il lieto evento, fu il momento per Italico di ritornare a dedicarsi a pittura, scenografie e dipinti, e così, rientrato a Venezia, continuò ad esercitare la sua professione.
Il pittore e scenografo partecipò, tra l’altro, a diverse mostre ed esposizioni, sia a Venezia che all’estero.
Tra i suoi dipinti più interessanti si ricordano: Ritratto della moglie, Sulle orme di S. Marco, Il ponte sulla laguna, Vele e numerosi paesaggi di Venezia dal vero.
Il pittore si spense a Venezia, il 16 agosto del 1943.