Nato nel 1481 a Dumenza, sul Lago Maggiore, Bernardino Scapi – noto come Bernardino Luini – fu un pittore italiano che diventò famoso soprattutto per i dipinti murali, eseguiti in particolare in Lombardia e nel Ticino, ma anche per le numerose pale d’altare, in cui si può notare ancora oggi una capacità stilistica senza eguali, in particolare per l’uso del movimento e del dinamismo.
Secondo quanto sembrerebbe emergere da una delle pale d’altare firmata col nome Bernardinus Mediolanensis, Madonna col Bambino e i santi Agostino e Margherita oggi conservata presso il Museo André a Parigi, la sua primissima formazione culturale dovette avvenire in Veneto, ed in particolare a Verona.
Ma sebbene una delle prime opere a lui attribuite sia conservata fuori dal confine italiano, è possibile ammirare molti altri dei suoi dipinti in Italia, presso la Certosa di Pavia: ci riferiamo in particolare ad affreschi che raffigurano San Cristoforo e San Sebastiano, ed altri presso il Museo.
Il primo affresco è L’Adorazione dei Magi, che si trova nella chiesa di San Pietro, a Luino: questi ed altri dipinti sono databili attorno al 1505, negli anni della sua prima affermazione come pittore proprio nella località che gli diede il nome d’arte. Infatti, Bernardino si chiamava De Scapis, e con molta probabilità il cognome Luini venne preso proprio dal luogo menzionato.
L’anno 1509 fu particolarmente importante per la formazione del pittore: sappiamo che egli è particolarmente noto per i dipinti murali, e proprio in questi anni, nella città di Milano in particolare, ed in Lombardia in generale, ebbe modo di decorare case di campagna, come quella di Gerolamo Rabia, ed anche quella che fu la sua casa, che decorò con un affresco raffigurante Le Metamorfosi e Le Storie di Cefalo e Procri, oggi conservati presso le Gallerie di Berlino e Washington.
Tra le altre opere degne di menzione, si ricordano anche la decorazione della Chiesa del Monastero Maggiore in Corso Magenta, che sembra riprendere molto lo stile di Leonardo Da Vinci, soprattutto per quanto concerne i personaggi, raffigurati con espressioni e gesti molto simili ai dipinti del grande artista.
A Roma, nel 1521, Luini si avvicinò anche allo stile di Raffaello: appartengono a questo periodo diverse opere molto simili stilisticamente a quelle del noto pittore, come ad esempio la Santa Caterina.
Autore anche di diversi dipinti ad olio e ritratti, il pittore si spense nel 1532 a Milano.