Gioacchino Assereto fu un noto pittore italiano, divenuto famoso grazie ai suoi dipinti antichi principalmente dedicati ai soggetti sacri.
Gioacchino Assereto nacque nel 1600 a Genova, si formò presso Luciano Borzone e poi presso Giovanni Andrea Ansaldo. Durante la sua formazione ebbe modo di studiare in modo approfondito i dipinti di Bernardo Strozzi, del Van Dyck, del Morazzone, del Cerano e del Procaccini. In seguitò rimase affascinato dalle opere del Caravaggio
A sedici anni, l’Assereto mostrava già un notevole talento per la pittura, aprì giovane uno studio proprio in cui per trent’anni si dedicò alla realizzazione dei suoi quadri ed all’insegnamento. Molte delle sue telesono andate perdute così come molte informazioni sulla sua vita. Si sa per certo che l’Assereto viaggiò poco, si ha notizia di un solo soggiorno a Roma nel 1639.
Sono databili fra il 1620 ed il 1625 gli affreschi come: La continenza di Scipione, Sacra Famiglia con s.Giovannino, Decollazione del Battista, Deposizione e la Circoncisione. In questo periodo il pittore fu decisamente orientato verso uno stile pittorico molto naturale dal vago accento manieristico. L’anno successivo, nel 1626, l’Assereto si dedicò ad una pala per la parrocchia di Recco ed ad alcuni affreschi biblici dell’Annunziata.
Lo stile che andava gradualmente evolvendosi, sottolineò con il tempo la frattura con la monumentalità del suo mentore, l’Ansaldo prima e lo Strozzi poi, che perse di vista nel 1630.
Fra il 1630 ed il 1640 si denota uno stile molto più maturo nelle opere dell’Assereto, un rinnovamento, un collegamento fra arte figurativa e letteratura, un umanesimo di fondo profuso di dramma e gravità. Risalgono a questi anni le tele come: Sansone e Dalila, Giobbe deriso, Pietà, La tazza di Beniamino, Agar e Vendita della primogenitura.
Nove anni dopo l’artista scomparve nella sua città natale.
Fra i vari dipinti antichi attribuitigli ricordiamo anche: La Flagellazione di Cristo, Isacco benedice Giacobbe, Agar e l’angelo, San Francesco in estasi confortato dall’angelo musico, Servio Tullio con le chiome in fiamme, Cristo deriso, Lapidazione di S. Stefano, Estasi di S. Caterina da Siena e Morte di Catone.