Giuseppe Capogrossi Guarna rappresenta una figura cardine nell'arte italiana del Novecento, la cui evoluzione stilistica dalla pittura figurativa all'iconico "segno" astratto ha creato un corpus di opere oggi altamente ricercate nel mercato dell'arte. Nato a Roma il 7 marzo 1900 e scomparso il 9 ottobre 1972, Capogrossi ha lasciato un'eredità artistica il cui valore continua a crescere, attirando l'interesse di collezionisti, investitori e appassionati d'arte contemporanea.
Quotazioni di mercato opere Giuseppe Capogrossi
Le valutazioni delle opere di Giuseppe Capogrossi hanno conosciuto una progressione costante negli ultimi decenni, con un'accelerazione significativa a partire dagli anni 2000. Questo trend positivo è particolarmente evidente per le opere del periodo astratto (post-1950), caratterizzate dal celebre "segno" che è diventato la sua firma distintiva nel panorama artistico internazionale.
Quali sono i fattori che determinano il valore di un'opera di Capogrossi?
Il valore di mercato delle opere di Capogrossi è influenzato da molteplici variabili interconnesse:
1. Periodo di realizzazione: le opere del periodo segnico (1950-1972) raggiungono generalmente quotazioni superiori rispetto a quelle figurative precedenti, con particolare apprezzamento per le produzioni degli anni '50, considerate le più innovative e storicamente rilevanti.
2. Tecnica e supporto: oli su tela di grandi dimensioni rappresentano la fascia più alta del mercato, seguiti da opere su tavola, tempere e gouaches, mentre incisioni e litografie, pur essendo più accessibili, mantengono un solido valore collezionistico.
3. Provenienza e storia espositiva: la presenza dell'opera in mostre prestigiose, cataloghi ragionati o collezioni di rilievo incrementa significativamente la valutazione sul mercato.
4. Dimensioni: come per la maggior parte degli artisti, anche per Capogrossi le opere di grande formato tendono ad avere quotazioni più elevate rispetto a quelle di dimensioni ridotte.
5. Stato di conservazione: condizioni ottimali senza restauri invasivi aumentano notevolmente il valore dell'opera.
Elementi utili all'autenticazione di un'opera firmata Giuseppe Capogrossi?
L'autenticazione rappresenta un aspetto cruciale nella valutazione delle opere di Capogrossi, considerando la presenza di imitazioni sul mercato. La Fondazione Archivio Capogrossi, costituita nel 2006 dagli eredi dell'artista, rappresenta l'ente ufficiale deputato al rilascio di certificati di autenticità e all'inserimento delle opere nel catalogo generale dell'artista. Come riconoscere un autentico Capogrossi?
- Presenza della firma caratteristica "Capogrossi" o delle iniziali "C.G."
- Certificazione della Fondazione Archivio Capogrossi
- Inclusione nei cataloghi ragionati pubblicati da Guglielmo Capogrossi e Francesca Romana Morelli
- Analisi della tecnica esecutiva e dei materiali compatibili con il periodo di produzione
- Verifica della provenienza e della storia espositiva dell'opera
Valutazioni di mercato per categoria di opere
Quanto vale un dipinto del periodo segnico di Capogrossi?
Le "Superfici" di grandi dimensioni (oltre 100x80 cm) del periodo 1950-1965 rappresentano il segmento più prestigioso, con valutazioni che possono superare:
- 500.000-1.500.000 euro per opere emblematiche degli anni '50
- 300.000-800.000 euro per dipinti significativi degli anni '60
- 150.000-500.000 euro per opere di medio formato con provenienza importante
Qual è la quotazione delle opere su carta di Capogrossi?
Le opere su carta, particolarmente apprezzate per la loro immediatezza espressiva, presentano valori di mercato differenziati:
- Gouaches e tempere originali (30x40 cm circa): 30.000-120.000 euro
- Collage del periodo maturo: 40.000-180.000 euro
- Disegni a inchiostro con il segno: 15.000-60.000 euro
Quanto valgono le opere del periodo figurativo?
Il mercato per le opere figurative realizzate prima del 1950 ha conosciuto una rivalutazione significativa negli ultimi anni:
- Dipinti tonali degli anni '30: 80.000-250.000 euro
- Ritratti e figure del periodo 1940-1948: 50.000-180.000 euro
- Paesaggi e nature morte: 40.000-150.000 euro
Perché investire in opere di Capogrossi oggi?
- Riconoscimento internazionale consolidato come maestro dell'astrattismo italiano
- Mercato in crescita costante con apprezzamenti significativi nell'ultimo decennio
- Presenza museale in prestigiose collezioni pubbliche internazionali
- Unicità e riconoscibilità immediata del linguaggio visivo
- Numero limitato di opere disponibili sul mercato, specialmente per il periodo più ricercato
Immagine in evidenza: Giuseppe Capogrossi, Superficie 154, olio su tela, 1956