Carla Accardi

Carla Accardi, nata Carolina Accardi, è stata una delle figure più influenti dell’arte italiana del secondo dopoguerra e, in particolare, del movimento artistico noto come Astrattismo.
Lo stile di Carla Accardi è uno estremamente innovativo e riconoscibile, in particolare le opere da lei formate si contraddistinguono per l’uso sperimentale di materiali e colori.

Oltre alla sua produzione artistica, Carla Accardi è spesso ricordata per il suo impegno nel femminismo e per il ruolo di pioniera nel dare voce alle donne all'interno del mondo dell’arte, tradizionalmente dominato dagli uomini.

Gli inizi e il gruppo “Forma 1"

Carla Accardi si trasferisce giovanissima a Palermo per frequentare l’Accademia di Belle Arti e, successivamente, a Roma, per continuare gli studi. Qui entra in contatto con un vivace ambiente artistico, dettaglio che che sarà determinante per la sua formazione e per lo sviluppo del suo linguaggio artistico.
Nasce negli anni ‘40 il movimento “Forma 1”, espressione di ribellione che si oppone al formalismo accademico e alle convenzioni artistiche tradizionali, punto di riferimento a Roma per gli artisti di quei tempi. Tra i fondatori di “Forma 1”, oltre Carla Accardi, anche Giulio Turcato, Piero Dorazio, Achille Perilli e Ugo Attardi, artisti che hanno spinto i confini dell’espressione artistica e che hanno messo le basi dell’astrattismo come linguaggio universale dell’arte del Dopoguerra che elimina o riduce all’essenziale le forme e i segni nella composizione pittorica.

Anni ‘50 e il periodo milanese

All’inizio degli anni 50, Carla Accardi si sposta a Milano dove inizia a frequentare il gruppo MAC (Movimento Arte Concreta) tra i cui esponenti si ricorda Bruno Munari.
Questo periodo è estremamente prolifico per Carla Accardi grazie a mostre ed esposizioni in Italia e all’estero. Gli anni 1950 consolidano la sua notorietà, rendendola la più nota artista donna esponente dell’astrattismo. Il suo impegno non si ferma all’arte astratta, allargandosi anche Anni ‘60, ‘70 e l’innovazione Negli anni ’60, Carla Accardi rivoluziona il suo linguaggio artistico abbandonando le tempere e le tele per sperimentare con vernici fluorescenti usati su supporti plastici trasparenti, anticipando alcuni elementi chiave dell’Arte Povera.
Queste opere e installazioni, vibranti e luminose, segnano una delle fasi più iconiche della sua produzione.
Negli anni ’70, Carla Accardi torna a lavorare su grandi tele grezze in cui compaiono nuovamente i segni: sono i cosiddetti "Lenzuoli", presentati per la prima volta alla Galleria Ed Italia di Roma nel 1974.

Valutazioni opere Carla Accardi

Carla Accardi è una delle artiste italiane più ricercate e richieste sul mercato dell’arte moderna e contemporanea. La sua produzione, caratterizzata da un linguaggio astratto, concreto ed estremamente innovativo, continua ad attirare l’attenzione di collezionisti e appassionati di tutto il mondo. Presso Antichità Giglio, offriamo un servizio professionale di valutazione per le opere di Carla Accardi.

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