Joaquín Sorolla y Bastida fu un pittore spagnolo citato fra i massimi interpreti della pitturaimpressionista che rivoluzionarono il concetto d’arte pittorica spagnola. In una vita di alti e bassi, costellata di successi ma anche di ombre, Joaquín Sorolla y Bastida non rinunciò mai a mostrare la sua passione per la pittura, adoperandola anche in alcuni casi per denunce sociali, e si dedicò anche molto spesso ai viaggi per approfondire la propria arte.
Joaquín Sorolla y Bastida nacque a Valencia, nel 1863, e visse la sua infanzia con la famiglia di una zia materna, dopo aver perduto entrambi i genitori. Sin da giovane emerse in lui l’amore per l’arte, specialmente per il disegno, che riuscì ad approfondire grazie agli studi serali in un corso di disegno per artigiani, quindi frequentò con profitto la Scuola Superiore di Belle Arti di San Carlo.
I riconoscimenti del suo talento non tardarono ad arrivare: già nel 1884 vinse una medaglia alla Esposizione Nazionale con “Defensa del Parque de Artillería de Monteleón” un’opera carica di drammaticità. Seguirono varie mostre e varie occasioni di studio, in particolare soggiornò a Roma ed a Parigi, nel 1885, dove ebbe modo di conoscere gli impressionisti. Si recò nuovamente a Roma per esporre “El entierro de Cristo” che però non riscosse grande entusiasmo. Ancora in Italia, nel 1888, si sposò e visse per un anno con la moglie ad Assisi.
L’anno seguente tornò a Madrid dove riuscì ad inserirsi nella corrente impressionista spagnoladivenendone un pilastro. Di nuovo in viaggio per Parigi, 1894, si dedicò allo studio della luminosità e del colore, da questo momento in poi i quadri di Joaquín Sorolla y Bastida s’inondarono di un’intensa luce e di colori vibranti che trasmettevano il fascino della vita e delle scene ritratte dal pittore.
Di nuovo un premio nel 1900: il Gran Prix di Parigi ottenuto grazie a quadri come “l encara diuen que el peix és car” in cui la tematica principale era la denuncia sociale. Seguì un viaggio in Inghilterra e varie esposizioni, fra cui due in America con il dipinto “Sol de tarde o Nadadores” nel 1909 e nel 1911 al City Art Museum di St. Louis e nell’Art Institute di Chicago.
Continuò a soggiornare in America fino al 1914 eseguendo monumentali murales per le sale della Hispanic Society of America di New York, quindi tornò in Spagna per insegnare tecnica del colore e della composizione nella Scuola di Belle Arti di Madrid. Durante questo periodo Joaquín Sorolla y Bastida si dedicò anche alla ritrattistica, ricordiamo i ritratti di Juan Ramón Jiménez, il re Alfonso XIII, Vicente Blasco Ibáñez, José Ortega y Gasset.
La carriera artistica di Joaquín Sorolla y Bastida s’interruppe a causa di un infarto nel 1920 a cui seguì la morte nel 1923 nella sua casa di Cercedilla, a Madrid.