Silvio Poma fu un pittore italiano considerato uno dei più grandi paesaggisti del Verismo lombardo del secondo Ottocento.
Nato a Trescore Balneario l’8 gennaio del 1840, il pittore ebbe modo di vivere completamente le correnti culturali ed artistiche di quell’epoca, anche se fu una persona molto attiva anche su altri fronti, soprattutto a livello militare.
Trasferitosi all’età di sei anni a Milano insieme alla famiglia – il padre era politicamente impegnato come commissario governativo dell’Austria – ebbe qui modo di diplomarsi, ed in seguito al diploma si impegnò a livello militare partecipando attivamente alla Seconda guerra di indipendenza insieme al fratello Giacomo, dalla parte dell’esercito piemontese.
Questa carriera militare fu molto importante nella prima fase della sua vita, tanto che, dopo l’Unità, diventò sottotenente nella campagna contro il brigantaggio.
Fu una malattia – la malaria – che lo costrinse a lasciare il mondo militare, e nelle Isole Tremiti, iniziò la sua prima formazione artistica disegnando paesaggi, gli stessi paesaggi e luoghi che aveva modo di vedere dal vivo. Nonostante si fosse poi nuovamente arruolato per la Terza guerra di indipendenza, Silvio Poma decise di abbandonare del tutto l’esercito nel 1869, data nella quale si può dare inizio alla fase artistica della sua vita.
Continuò a disegnare ed a studiare nel campo artistico, partecipando poi ad alcune esposizioni come quella di Brera – in cui presentò due dipinti ad olio – e proseguendo lo studio da autodidatta.
Silvio Poma era appassionato di Verismo, tant’è che seguì molto Gianbattista Lelli, considerato uno dei più famosi maestri del paesaggio verista; il paesaggio amato dal Poma è tuttavia un paesaggio considerato a tutti negli effetti nelle sue particolarità storiche e letterarie, e le sue opere ne sono la prova.
Il successo arrivò all’età di 36 anni quando ebbe finalmente inizio per il pittore una fase importante della sua vita, contornata da capacità espositive che gli resero merito in diverse esposizioni, come ad esempio l’esposizione di belle arti di Napoli, oltre che in quelle di Brera.
Il pittore si spense a Turate nel 1932.