Rotella Mimmo nasce a Catanzaro nel 1918. Una volta conclusa la scuola, si trasferisce a Napoli per iniziare la sua formazione artistica che sospende per un certo periodo una volta assunto nel Ministero delle Poste e Telecomunicazioni a Roma, in cui resta per un breve periodo a causa del richiamo delle armi.
Lasciato l’esercito, ottiene il diploma al Liceo Artistico di Napoli e tra il 1944 e il 1945 comincia la sua carriera di docente a Catanzaro. Ritornato a Roma, inizia ad avvicinarsi all’arte figurativa e comincia a dipingere quadri neo-geometrici. Partecipa alla mostra sindacale delle Arti Figurative e a quelle annuali dell’Art Club. Noti sono anche i suoi esperimenti in arte poetica.
I problemi di salute lo allontano per un certo periodo dalla produzione pittorica ma dopo diversi anni d’inattività inizia il periodo che egli stesso definisce di “illuminazione zen”. Prende così vita il dècollage ossia l’arte di incollare pezzi di manifesti strappati per strada sulla tela adottando la tecnica del collage dei cubisti contaminando il tutto con il damista del ready made. Stile che spesso non gli fece attirare i consensi della critica dalla quale a volte fu definito strappa manifesti.
Partecipa a Roma alla mostra delle Nuove tendenze dell’arte italiana organizzata dai venturi. L’avvento della Pop Art e dell’Espressionismo influenzarono notevolmente la sua arte e il suo modo di concepire la realtà. Lasciata Parigi si trasferì a Milano dove si dedicò alla realizzazione di coperture d’affiche ossia manisti pubblicitari azzerati ricoperti di fogli bianchi come se fosse pubblicità scaduta.
Nel 1986 si avvicina al graffitismo realizzando manifesti lacerati e poi incollati su tela su cui vi traccia scritte anonime quali messaggi d’amore o scritte politiche. Muore a Milano nel 2006.