Giorgio Morandi è uno dei protagonisti più emblematici della pittura italiana del Novecento: pittore ed incisore di talento, Morandi nasce nel 1890 a Bologna, dove muore il 18 giugno del 1964. Di particolare rilievo il suo stile, un’arte che si definisce unica e universale, ma anche molto intima e facilmente riconoscibile grazie ad una apparente semplicità di temi, oggetti e contenuti rappresentati, e ad una riservatezza e positività che rendono Morandi un pittore unico e molto particolare. Bologna deve molto a Morandi dal punto di vista artistico e culturale: nonostante alcuni viaggi studio in Italia – da ricordare il viaggio a Firenze nei primi anni della sua carriera, molto utile tra l’altro a fargli conoscere opere di pittori d’oltralpe come Rousseau, Cezanne e Picasso, ma anche pittori italiani come Giotto e Masaccio – egli non si sposta da Bologna, in cui realizza opere di grande talento e cultura artistica, pur rimanendo sempre fedele a se stesso.
Il pittore Morandi tiene la sua prima esposizione nel 1914: nei dipinti di questo tempo si nota ancora una certa influenza artistica dei pittori conosciuti a Firenze, mentre negli anni successivi il pittore inizia a staccarsene aprendosi a nuove strade ed esperienze, come il Futurismo ed il Cubismo. Nonostante non si sia spostato da Bologna, Morandi non si preclude né le influenze artistiche né l’incontro con altri pittori del suo tempo, e questo rende il pittore un artista poliedrico e mentalmente molto aperto: tuttavia, Morandi rimane un artista riservato, isolato, che ama esprimersi in silenzio e che lavora in isolamento per tutto il periodo della sua produzione artistica. Influenzato da diverse correnti – negli anni Venti ha modo di provare l’esperienza dell’arte plastica, fatta di nature morte ed interesse per gli oggetti comuni – Morandi rimane un “monaco laico”, che per tutta la vita si allontana dalla mondanità artistica per rendere onore ad un concetto di arte più riservato e delicato.
Ciò che rende questo artista immediato e facilmente comprensibile è non solo il suo stile pittorico ma in particolare l’usualità del tema: sono note le rappresentazioni delle “bottiglie”, un tema ricorrente insieme a molti altri oggetti di uso quotidiano, come vasi, caffettiere, ciotole e fiori che diventano protagonisti dei suoi dipinti con una semplicità sbalorditiva. Intenso ma semplice anche nei ritratti, Morandi fa uso di pochissimi colori, e questa sua caratteristica è emblematica della sua arte e del suo stile pittorico, intriso di semplicità e surrealismo.