Mario Ceroli è uno scultore italiano nato a Castelfrentano nel 1938; vive e lavora a Roma. Inizia la sua attività come ceramista tra il 1955 ed il 1959, dopo aver studiato all’Accademia di belle arti a Roma, sotto la guida di Leoncillo.
Tutta la sua opera è influenzata dalla pop artamericana e dalla “poetica dell’oggetto”, cosa che lo porterà ad utilizzare alcuni tipi di materiali e forme per le sue creazioni, come le silhouette di oggetti sagomate in legno. Alla fine degli anni sessanta entrerà in contatto con il cosiddetto gruppo di Arte Povera, a cui si ricollegano soprattutto le opere successive eseguite con stracci, paglia e materiali simili.
In questo modo, destituisce del suo valore il materiale aulico della scultura, investendo di una nuova e forte capacità di rappresentazione il materiale naturale e povero.
Compaiono spesso nelle sue sculture le citazioni di famose opere del passato, come quelle di Leonardo, di cui ha parafrasato con i suoi legni il disegnodell’uomo vitruviano (Disequilibrium, 1967) e il quadro de L’Ultima Cena (legno dipinto, 1981).
Sua è l’opera Casa del Nettuno, realizzata a Bologna nel 1988, un contenitore di legno decorato con la silhoutte Uomo gallegiante, che ha costituito il cantiere di restauro della statua di bronzo del Nettuno del Giambologna.
Ceroli è anche scenografo: nel 1967 ha infatti la sua prima esperienza con il Riccardo III di Shakespeare, oltre ad aver anche collaborato con la Scala di Milano.
Nel 2008 il Comune di Siena gli ha commissionato un dipinto per il drappello in occasione del Palio del 16 agosto.
Ceroli ha raccolto tutte le sue opere in una sorta di museo che avrebbe intenzione di aprire al pubblico per renderlo vivo, fruibile, utile come stimolo e modello alle più recenti generazioni di artisti.