I mobili sono interamente lastronati a spina di pesce. Presentano un corpo mosso con fronte curvilineo e angoli stondati molto pronunciati che annunciano i fianchi mossi. Il fronte è ripartito in tre cassetti separati da traverse e decorati da pannelli entro una cornice a dentelli obliqui di essenze alternate. Grembiale del fronte e dei fianchi sagomati. I piedi, proseguendo dagli ampi angoli, si ripiegano in un ricciolo scanalato. Piano sagomato con ciglio modanato in marmo broccatello.
Dimensioni: cm 85x97x64
Questa coppia di cassettoni rari e raffinati per dimensioni e per decoro semplice ed elegante, si possono condurre ai lavori di ebanisteria di ambito piemontese. Vi si riconoscono alcune caratteristiche utilizzate in area torinese attorno agli anni ’60 del XVIII secolo come ad esempio l’utilizzo di essenze lignee molto usate in Francia, il lavoro di lastronatura a spina di pesce che sugli angoli diviene fitto tanto da dare l’idea del decoro geometrico e il motivo delle cornicette. Inoltre, gli angoli stondati molto pronunciati sono un’esasperazione degli angoli di molti mobili piemontesi, così come il movimento che unisce grembiale, piedi e angoli. Mobili di questa impostazione si ritrovano pubblicati in A. Pedrini, Il mobilio. Gli ambienti e le decorazioni nei secoli XVII e XVIII in Piemonte, Torino, 1973; pag. 150, fig. 273